Nel periodo compreso tra gennaio e aprile 2011 il numero di preventivi richiesti dagli utenti sul sito cercassicurazioni.it ha registrato una crescita eccezionale, segnando un +500% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Limitatamente al segmento delle auto nuove nei primi 4 mesi del 2011 si osserva, invece, una brusca discesa della richiesta di polizze: se nel primo semestre 2010 l’8,7% circa degli utenti di cercassicurazioni.it aveva chiesto un preventivo per assicurare la propria auto nuova alle 18 Compagnie di Assicurazione presenti sul sito, da gennaio ad aprile del 2011 tale percentuale è scesa al 6,1%, segnando un calo del 30,4%. “Il mercato dell’auto sta affrontando un periodo molto difficile – spiega Emanuele Anzaghi, Fondatore e Amministratore Delegato di cercassicurazioni.it –. Il dato di immatricolazioni di auto nuove in aprile è il peggiore degli ultimi 16 anni. Tale dato sorprende perché inferiore anche a quello registrato nello stesso mese del 2010, che fu un mese particolarmente debole, in quanto immediatamente successivo alla fine degli incentivi alla rottamazione. Sul fronte assicurativo notiamo, in parallelo, lo stesso trend relativamente alle auto nuove, anche se le dinamiche sono diverse a seconda dell’area geografica considerata”. L’Osservatorio di cercassicurazioni.it fotografa con frequenza mensile le dinamiche del mercato assicurativo e analizza i vari dati per comprendere come risponde ogni singola Provincia italiana alle variazioni del mercato automobilistico. Il calo della richiesta di polizze per auto nuove investe tutta la Penisola, anche se la zona che ne risente maggiormente è quella delle Isole che, rispetto ai primi 6 mesi del 2010, segna a inizio 2011 un -40,3%. A livello regionale si passa invece dal -52,6% della Basilicata al -13,9% della Toscana. Il panorama si fa più variegato a livello provinciale: veri e propri tracolli si osservano in province come Agrigento, Nuoro e Ragusa, dove si toccano punte pari al -60%; mentre alcune province, come Verbano-Cusio-Ossola, Rieti, La Spezia e Lodi risultano addirittura in leggera controtendenza, segnando leggeri aumenti, seppure inferiori al 5%. “Abbiamo condotto un’analisi sul calo di immatricolazioni sulla base delle professioni dei richiedenti - continua Anzaghi - rilevando che le categorie che più ne soffrono sono quelle a maggiore livello di precarizzazione, mentre la riduzione è meno marcata per le categorie per le quali l’auto rappresenta uno strumento di lavoro”. In particolare le professioni che maggiormente risentono del calo delle immatricolazioni sono gli insegnanti (-43,4%), gli architetti-geometri-arredatori (-38,3%) e gli studenti (- 36,2%); le categorie che si difendono meglio sono, invece, gli autisti-conducenti (-21,8%), i commercialisti-ragionieri (-20,2%) e gli agenti (-11,7%).