Sono iniziati il 12 giugno i lavori di restauro del “Comodo” di Cosimo de’ Medici, il bagno privato di Cosimo I adiacente al Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio a Firenze.   Il comodo, un piccolo ambiente interamente decorato da Marco da Faenza (artista vicino al Vasari) con grottesche e stucchi

risalenti presumibilmente al 1565, ha tutte le caratteristiche della stufa rinascimentale, di gran moda nel Rinascimento di cui ogni palazzo importante ne era dotato, ovvero quello che oggi definiremmo un luogo privato legato al benessere con una vera e propria sauna dove oltre alla vasca da bagno fissa vi era un sistema idraulico in grado di scaldare l’acqua e creare vapore. Un luogo solitamente defilato e ritirato dove con ogni probabilità i signori svolgevano anche le loro funzioni corporali e dove, grazie alla presenza di acqua, era più agile provvedere alle pulizie personali. Il Comodo di Cosimo ha una grande vasca in pietra, probabilmente dotata di due bocche per l’acqua calda e fredda, e una nicchia di un elegante forma ovale con in basso un alloggiamento per una griglia, sulla quale forse si appoggiavano contenitori con essenze e un canale in pietra da dove arrivava, con ogni probabilità, l’aria scaldata in uno stanzino attiguo e con in alto una presa d’aria per lo sfiato. 

“L’innovazione, la ricerca, il design, il bello sono gli elementi che caratterizzano da sempre Geberit e Pozzi-Ginori – afferma Giorgio Castiglioni, Direttore Generale Geberit Marketing e Distribuzione SA, ed abbiamo trovato perciò questo progetto, attinente all’attività che svolgiamo ed in linea con la nostra storia ed i valori che esprimiamo. Un fil rouge che collega il presente con una fase storica, il Rinascimento, che ha segnato nell’arte e nell’architettura lo sviluppo dell’Italia tanto da diventarne riferimento per altri Paesi. Un luogo bellissimo, leggero e delicato (un bagno, un bagno/stufa, una sala per la cura del corpo e del benessere) impreziosito da dipinti di Marco da Faenza della scuola del Vasari che ne fanno una vera e propria opera d’arte.” 

 

I lavori di restauro, in collaborazione con Fondaco Italia, sono progettati e diretti a cura del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze, vengono realizzati dagli esperti restauratori della fiorentina Dini Restauri. La conclusione dei lavori è prevista per novembre 2017.