La stagione delle trimestrali in corso continua a sostenere le quotazioni azionarie e le aspettative positive sul fronte della crescita globale. Tuttavia, l’aumento dei rischi geopolitici e la crisi del debito sovrano si traducono in una volatilità più
elevata, dal momento che gli investitori sono sempre più disorientati. Asset Allocation - Le azioni restano interessanti in virtù dei risultati delle imprese e dei dati economici positivi, ma nel breve periodo bisogna aspettarsi una volatilità elevata. A medio termine, gli investimenti “rischiosi” come le azioni e le materie prime dovrebbero sovraperformare i titoli di Stato, dato che questi ultimi dovrebbero registrare un aumento dei premi al rischio a breve termine. Dopo il primo innalzamento dei tassi di riferimento da parte della BCE, si è assistito a una distensione del mercato obbligazionario, che sconta ormai ulteriori rialzi molto graduali e di modesta entità. Nel mercato dei titoli in euro ravvisiamo opportunità per gli investimenti che puntano su un appiattimento della curva dei rendimenti. Il mercato giudica in modo chiaramente circostanziato le diverse crisi e i relativi effetti, pertanto la domanda di investimenti rifugio in CHF sta rallentando. Continuiamo a privilegiare le obbligazioni societarie, benché con un approccio sempre più selettivo. Nel mese di aprile gli indici di borsa di Australia, Belgio, Germania, Corea e Turchia, in particolare, hanno registrato rialzi superiori alla media. Al contrario dei titoli finanziari, le azioni del settore informatico hanno beneficiato dei risultati trimestrali pubblicati sinora. Privilegiamo i settori relativamente ciclici dell’industria, dei materiali, dell’energia e dell’informatica. Investimenti alternativi - Materie prime: l’effetto combinato della carenza di offerta nel mercato del petrolio e della debolezza del dollaro statunitense sostiene quest’asset class . Privilegiamo il settore energetico e l’or. Immobili: nonostante i dibattiti e le speculazioni in merito a una bolla nel mercato svizzero dell’edilizia residenziale e la prospettiva di un aumento dei tassi, in questo segmento del mercato continuano ad affluire nuovi investimenti . Privilegiamo i fondi a bassa capitalizzazione. Hedge Fund: l’imminente normalizzazione della politica monetaria e le significative fluttuazioni valutarie offrono opportunità per un posizionamento attivo . Continuiamo a privilegiare i gestori macro con approcci discrezionali e le strategie event-driven. Nelle ultime settimane il trend ribassista del dollaro statunitense si è nuovamente accentuato, determinando una significativa sottovalutazione in termini fondamentali. Pertanto, oltre alla corona norvegese e al dollaro canadese, torniamo a privilegiare il dollaro USA rispetto all’euro e al franco svizzero.