Una nuova ricerca globale commissionata da Cohesity rivela che quasi la metà degli intervistati afferma che la propria azienda dipende da un’infrastruttura di backup e ripristino obsoleta per gestire e proteggere i propri dati. In alcuni casi, questa tecnologia ha più di 20 anni ed è stata progettata molto prima

dell’attuale era multicloud e dell’ondata di sofisticati attacchi informatici che colpiscono le aziende a livello globale. Le sfide legate a un’infrastruttura obsoleta potrebbero essere ulteriormente complicate dal fatto che molti team IT e di sicurezza non sembrano avere messo in atto un piano per mobilitarsi in caso di attacco informatico. Quasi il 60% degli intervistati* ha espresso un certo livello di preoccupazione sulla capacità dei team IT e di sicurezza di mobilitarsi in modo efficiente per rispondere all’attacco. Sono solo alcuni dei risultati di un sondaggio dell’aprile 2022, condotto da Censuswide, su oltre 2.000 professionisti IT e SecOps (divisi quasi al 50% tra i due gruppi) negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia e in Nuova Zelanda. Tutti gli intervistati svolgono un ruolo nel processo decisionale relativo all’IT o alla sicurezza all’interno delle proprie organizzazioni.

I team It e di sicurezza dovrebbero lanciare l’allarme se la propria organizzazione continua a utilizzare tecnologie superate per gestire e proteggere la risorsa digitale più critica, ovvero i dati”, spiega Albert Zammare, Regional Director Southern Europe di Cohesity. “I criminali informatici stanno sfruttando attivamente questa infrastruttura obsoleta perché sanno che non è stata costruita per gli ambienti distribuiti e multicloud di oggi né per aiutare le aziende a proteggere e riprendersi rapidamente da attacchi informatici così sofisticati”.