Il 24% delle aziende con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 999 è pronto a utilizzare versioni pirata dei software aziendali per ridurre le spese IT. Tra le piccole imprese (meno di 50 dipendenti), solo l’8% è pronto a fare questo passo. Questa procedura può compromettere seriamente la sicurezza informatica
aziendale, poiché gli avversari distribuiscono attivamente file dannosi sotto le sembianze dei software più utilizzati.
Secondo Kaspersky Security Network (Ksn), in soli otto mesi 9.685 utenti si sono imbattuti in malware e software indesiderati, nascosti dietro le sembianze dei prodotti software più utilizzati dalle piccole e medie imprese. In generale, 4.525 file malevoli o potenzialmente indesiderati sono stati diffusi tramite software per PMI distribuiti non ufficialmente (compresi quelli piratati). Lo studio di Kaspersky ha come obiettivo quello di scoprire quali sono le tattiche di gestione delle criticità che i responsabili aziendali ritengono più efficaci e come alcune operazioni possano compromettere seriamente la sicurezza informatica di un’azienda. Soluzioni efficaci come la ricerca di fornitori a basso costo e l’adozione di alternative gratuite al software usato abitualmente sono le più apprezzate dagli intervistati, rispettivamente con il 41% e il 32%, ma il 15% dei responsabili aziendali intervistati sostituirebbe il proprio software con una versione pirata per ridurre i costi.