Il “Buy Now Pay Later” (Bnpl) si estende alle transazioni B2B. La possibilità di pagamenti dilazionati o rateizzati, strettamente connessa agli acquisti su marketplace e tipicamente B2C, può creare opportunità interessanti anche per le filiere industriali. Infatti, per chi acquista

è più vantaggioso rispetto ad altre forme di credito anche perché non impatta sul credit scoring né richiede il possesso di requisiti stringenti di merito creditizio. A chi vende, invece, offre liquidità immediata e l’ottimizzazione del capitale circolante netto con l’eliminazione del rischio di insolvenza dell’acquirente. Il pagamento rateale ha infine l’effetto di aumentare l’importo medio dell’ordine e le vendite complessive, secondo Matteo Tarroni, CEO & Co-Founder di Workinvoice. In generale, dunque, è uno strumento capace di rendere fluido il meccanismo di filiera, ma, per essere applicato al mondo complesso delle transazioni tra imprese, richiede una serie di adattamenti importanti per le specificità e le complessità degli acquisti nel B2B.

Le soluzioni BNPL hanno origine nel B2C, sulla scia del boom dell’e-commerce esploso nel periodo pandemico. Esse nascono per consentire al retail l’acquisto di beni online spalmando la spesa nel tempo, generalmente in tre o quattro rate. I grandi vantaggi di queste soluzioni sono l’esperienza d’uso completamente digitale e il costo, generalmente a carico del marketplace.

Le fintech che operano nel settore sono molteplici. Leader indiscussa in Europa è la svedese Klarna, ma anche Affirm, AfterPay, Sezzle e ZipPay, sono riuscite a imporsi rapidamente sul mercato. Ci sono poi diversi incumbent, da American Express, a Chase, a Barclays, in collaborazione con Amazon, PayPal e Apple, che hanno fatto il loro ingresso nell’arena. In Italia, la più nota è sicuramente Scalapay, che ha registrato un record assoluto in ambito di raccolta di capitale, e che ha circa 1.000 merchant in Europa che utilizzano il suo servizio in Francia, Italia e Germania, inclusi noti rivenditori europei multinazionali come Decathlon, Calzedonia, Bata, Aosom e Bricobravo.

Non a caso, nel 2021, il BNPL ha rappresentato l'8,1% delle transazioni di e-commerce europee e - complessivamente - si stima che il valore del mercato sia stato di 100 miliardi di dollari, dai 24 miliardi nel 2020. Le previsioni per il valore della sola Europa sono di 250 miliardi di dollari nel 2024. In Italia, dove il BNPL incide solo per il 3% delle transazioni di e-commerce, una recente ricerca dell’Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma in collaborazione con CRIF ha rilevato che il 54% degli italiani sia disponibile a usare il servizio, in particolare nella fascia d’età 45-54 anni. Un dato rilevante che indica che il BNPL non è solo questione da Gen Z. Risulta chiaro il potenziale della formula del BNPL se estesa al mondo B2B. Il servizio consente infatti ai clienti di scegliere termini di pagamento fino a 90 giorni, alleviando lo stress della gestione del proprio circolante.