Nel capoluogo lombardo solo il 16% dei trilocali è accessibile con il reddito medio della città mentre nella Capitale la percentuale si alza al 40% Se nella Capitale per permettersi un trilocale
(superficie media di 90 mq) occorre guadagnare circa 3.300 euro netti al mese, a Milano con più o meno la stessa cifra (3.500 euro/mese) ci si può permettere invece solo un bilocale (superficie media di 60 mq). Nella metropoli lombarda per le agognate tre stanze il reddito netto mensile necessario supera i 5.500 euro, una chimera per la maggioranza dei potenziali acquirenti. È quanto emerge dall’analisi condotta da Immobiliare.it Insights, la business unit specializzata in studi di mercato di Immobiliare.it che ha calcolato il reddito netto necessario (annuale e mensile) per procedere all’acquisto di un appartamento di varie tipologie nelle due città.
Partendo invece dal reddito netto medio disponibile di una coppia di lavoratori, poco più della metà (52%) dei bilocali in offerta a Milano risulta alla portata di quest’ultimi, dei trilocali solo il 16%. Nella Capitale la situazione è un po’ più rosea: quasi il 70% dei bilocali risulta accessibile e poco meno del 40% dei trilocali.
Parlando poi di immobili nuovi o in costruzione, nel capoluogo lombardo solo all’incirca 1 su 4 è accessibile a livello di acquisto, mentre nella Città Eterna sono quasi la metà (48%) del totale. E se qui servono poco più di 3.200 euro/mese netti per potersi permettere di vivere nel nuovo, a Milano è necessario guadagnare quasi 2.500 euro in più.
Immobiliare.it Insights ha verificato che quasi per tutte le tipologie abitative la pressione del mutuo sullo stipendio supera, di molto, la soglia del 30%, generalmente accettata come percentuale limite da investire sulla propria abitazione (che ci si riferisca alla rata del mutuo o al canone di affitto). Nella Capitale solo il monolocale è mediamente accessibile ad una persona sola, con una pressione vicina al 34%. Bilocali e trilocali si mangiano rispettivamente il 46% e il 64% dello stipendio. Va molto peggio a Milano: per permettersi un monolocale da soli è necessario investire quasi il 40% del proprio stipendio, oltre la metà (56%), invece, se si vuole accedere a un bilocale. I trilocali sono del tutto inavvicinabili: il mutuo richiede oltre il 90% del reddito.
Una coppia se la cava meglio in entrambe le città. I monolocali rimangono assolutamente accessibili sia a Roma che a Milano (pressione al 19% e al 21% rispettivamente), e, con qualche sacrificio in più, anche i bilocali (pressione al 26% e al 31% rispettivamente). Ancora fuori portata invece gli ambiti trilocali: se la pressione sul reddito netto della coppia è superiore al 35% nella Capitale, nel capoluogo lombardo arriva a toccare il 50%.
«Con i rialzi dei tassi attuati dalla BCE, tendenza tra l’altro confermata anche per il prossimo futuro, l’accesso al mutuo sta diventando sempre più difficile, soprattutto per i più giovani – commenta Antonio Intini, Chief Business Officer di Immobiliare.it – Nelle metropoli più popolose, in genere sedi di poli universitari e importanti multinazionali, l’offerta abitativa spesso non è in grado di soddisfare una domanda in costante crescita e ogni soluzione sul mercato è oggetto di contesa, dove prevale chi ha la maggiore disponibilità. In questo contesto risulta ovviamente favorita la coppia, le cui esigenze a livello di spazi vivibili sono molto spesso sovrapponibili a quelle del singolo, ma il cui potere d’acquisto è in genere superiore».