Si è da poco concluso un anno che ha visto un’importante crescita del settore fintech. L’Italia, nello specifico, si sta rivelando un luogo favorevole alla crescita delle aziende specializzate secondo quanto analizzato nel bulletin di Finanza.tech. Alla luce di quanto visto negli ultimi 12 mesi, anche in relazione

all’attuale contesto mondiale, è possibile quindi tirare le somme e provare a stabilire quelli che saranno i trend del fintech in questo 2023. Innanzitutto stiamo assistendo alla crescita parallela di due macro fenomeni: l’interesse verso NFT, Crypto e Blockchain e il recente boom di beni rifugio come oro, diamanti, orologi, arte. Non appena questi due fattori cominceranno ad andare a braccetto vedremo emergere uno dei macro trend, ovvero i beni rifugio digitali.  Chi riuscirà a risolvere l’equazione compliance/business model/User Experience in modo da farli funzionare con successo, riuscirà a rendere interessante questo mercato al mondo fintech.

Una nuova tendenza che emergerà nel 2023 e coprirà i prossimi 5 anni è sicuramente l’aggregazione: vedremo nascere le meta-fintech, che avranno il solo scopo di aggregare e rendere l’esperienza dell’utente il più agevole possibile per un numero servizi sempre maggiore.

E poi ci sono i dati, che hanno rappresentato sin dagli albori del fintech la sua sfida primaria.

Qualità, big data, elaborazione, analisi, Psd2, Psd3, Gdpr… l’Europa è sempre stata all’avanguardia nella regolamentazione dei dati.

Ora c’è la più totale conformità per gestire e ottenere il massimo dai dati dei clienti retail e dei clienti business. A partire da quest’anno assisteremo al lancio e al consolidamento di nuovi prodotti e servizi basati sui dati, che si nascondono da un po’. Finora abbiamo, infatti, solo iniziato a vederne timide applicazioni. Questo perché i mercati finanziari hanno sempre cercato prima di tutto la responsabilizzazione.

Infine, anche se quest’ultima è una speranza più che un trend, potrebbe finalmente arrivare l’ora in cui il regolatore possa guidare l’innovazione, costruendo un terreno fertile in cui le aziende possano innovare, incentivate a farlo grazie a leggi e norme che glielo permetteranno.