Microsoft conferma l’impegno per la trasformazione digitale del Paese a partire dal piano di investimenti in tecnologie e formazione Ambizione Italia e dallo sviluppo della nuova regione Data Center italiana per cui è stimato un significativo risparmio energetico,

oltre a un importante impatto economico-occupazionale. In scena anche una nuova soluzione per la gestione della supply chain in uno scenario di crescente disruption e una nuova ricerca Bcg sull’importanza di competenze digitali e sustainability skill.  Al centro dell’evento le storie di innovazione e il contributo per la competitività del Paese di aziende strategiche come Gruppo Prada, Maire Tecnimont, Reale Group e Snam.

Perseveranza digitale è l’invito che Microsoft ha lanciato oggi alle aziende italiane in occasione di MADE IN DIGItaly, l’evento che ha coinvolto oltre 1500 imprenditori, manager e professionisti in un confronto sulle sfide attuali e sulle opportunità del digitale. Per far fronte all’attuale momento di complessità è necessario adottare misure anticicliche e puntare sul Cloud Computing.

In questa direzione si colloca l’impegno di Microsoft per promuovere la trasformazione digitale e la competitività sostenibile del Paese, a partire dalla conferma del piano di investimenti in tecnologie e formazione Ambizione Italia, che ad oggi ha raggiunto 2,5 milioni di persone, supportandole ad acquisire competenze digitali e che ha dato vita ad importanti iniziative come l’Alleanza per lo Smartworking, l’Alleanza per il Lavoro e l’Alleanza per la Sostenibilità. Al centro del piano anche investimenti concreti in tecnologia e lo sviluppo della nuova regione Data Center italiana per aiutare le aziende ad accedere in modo ancora più semplice a servizi cloud locali e sicuri per una maggiore efficienza e produttività e allo stesso tempo a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità in linea con le priorità attuali: i servizi cloud di Microsoft possono infatti rappresentare un’alternativa carbon-neutral e fino al 93% più efficiente rispetto a servizi basati su datacenter privati e, inoltre, sono essi stessi progettati secondo logiche di sostenibilità e circular economy (a livello globale riutilizzano il 78% dei componenti a fine vita e il restante 22% dei materiali è riciclato). In particolare, Microsoft Italia ha anticipato oggi che per il Data Center italiano si stima una significativa efficienza energetica pari a 1,12 PUE (laddove il punteggio di 1 rappresenta l’optimum), mentre la stima di efficienza idrica (Wue) è pari a 0,023 L/kWT, grazie all’impiego di aria esterna per il raffreddamento e a un preventivato utilizzo di acqua inferiore al 5% dell’anno. Altrettanto importanti i risvolti economico-occupazionali della Data Center region in via di sviluppo: si stima un impatto di 10.000 opportunità di lavoro e circa 9 miliardi di dollari di indotto diretto e indiretto entro la fine del 2024.

Incertezza economica, crisi energetica, discontinuità della supply chain, trasformazione del mondo del lavoro, istanze sociali quali sicurezza e sostenibilità: mai come in questo momento le organizzazioni si trovano a dover affrontare sfide epocali. Il digitale – Cloud Computing in particolare – può essere un driver di crescita sostenibile per aiutare le aziende italiane a gestire la complessità. Due gli elementi su cui puntare: tecnologia e capitale umano. In primis Microsoft s’impegna per supportare le organizzazioni di qualsiasi dimensione e settore con investimenti infrastrutturali come la regione Data Center italiana in via di sviluppo, progettata anche in una logica di efficienza energetica e con l’obiettivo di rendere più accessibili servizi cloud in grado di accelerare una competitività sostenibile. Si tratta di un mercato in crescita - +18% in Italia nel 2022 secondo il Politecnico di Milano e una stima di incremento +21% a livello globale nel 2023 secondo Gartner - un eccezionale booster per l’economia e una forza deflattiva su cui investire. Altro focus su cui Microsoft si concentra è la formazione, per contribuire allo sviluppo di skill utili a cogliere queste opportunità. La carenza di competenze rischia, infatti, di essere un freno alla competitività del Paese: insieme a The European House – Ambrosetti abbiamo stimato che entro il 2026 nel mercato del lavoro serviranno circa 2,1 milioni di professionisti con competenze digitali di base. Con Ambizione Italia ci stiamo attrezzando per contribuire a ridurre questo gap”, ha dichiarato Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.