Nel 2022 prosegue il buon andamento del risparmio gestito in immobili attraverso fondi immobiliari e Reits, a testimonianza di una crescita solida e continuativa del comparto.

Per la fine di quest’anno, infatti, si stima una crescita annua complessiva del 17 per cento del patrimonio mondiale di fondi immobiliari e Reit, che dovrebbe arrivare a 4.350 miliardi di euro, di cui 3.250 miliardi di euro concentrato nei reit. Questa conclusione di anno, ben al di sopra delle aspettative, è dovuta ai risultati positivi di ogni tipo di prodotto immobiliare gestito e alla performance straordinaria dei reit statunitensi, che trainano da sempre il mercato dei reit a livello globale. Con un numero complessivo che supera i 2.200 veicoli (65 in più rispetto al 2021) l’Europa fa registrare un volume complessivo di 1.530 miliardi di euro (+7,3 per cento), raggiungendo un peso sul patrimonio mondiale che sfiora il 35 per cento. Segnali positivi anche in Italia dove sono attivi 605 fondi che detengono direttamente un patrimonio immobiliare che dovrebbe superare i 120 miliardi di euro nel 2022, in aumento del 10,5 per cento sul 2021, per arrivare a 127 miliardi nel 2023 con oltre 630 fondi attivi. Questi sono alcuni dei dati emersi oggi a Roma durante la presentazione dell’aggiornamento del Rapporto 2022 su “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei, che ne ha curato la parte di analisi finanziaria.

“Anche nel 2022 - ha dichiarato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, presentando il Rapporto – il risparmio gestito in immobili ha dimostrato una ottima resilienza nonostante lo scenario post pandemico e le incertezze determinate da guerra e inflazione. Il mattone si conferma come un investimento anticiclico. I fondi immobiliari europei continuano a performare, la fase espansiva è diffusa, con gli incrementi più significativi registrati in Olanda, Lussemburgo, Germania e Italia. In dieci anni gli immobili detenuti dai fondi del Vecchio Continente hanno segnato apprezzamenti di valore pari a 2,6 volte. Le stime di fine anno restituiscono per gli otto Paesi esaminati, rappresentativi dei principali mercati europei, un patrimonio gestito di oltre novecento miliardi di euro, con un incremento del 7,5 per cento rispetto all’anno precedente. Le previsioni per il 2023 sono positive. In particolare, per il nostro Paese dove dovremmo arrivare a sfiorare 130 miliardi di euro di patrimonio”.

“Come emerge dal nostro rapporto - ha aggiunto Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – il ciclo espansivo dei fondi immobiliari del nostro Paese prosegue, con un peso del patrimonio gestito italiano sul resto dei veicoli europei che ammonta a oltre l’undici per cento. Gli uffici sono l’asset class preferita e rappresentano il 58 per cento del totale del patrimonio gestito, mentre il retail si conferma al secondo posto con il 13 per cento. Anche nel 2022 cresce la quota degli immobili residenziali e logistici, due segmenti che, sebbene in espansione, rappresentano complessivamente poco meno del 15 per cento. Le Sgr che partecipano al nostro gruppo di lavoro sono ottimiste anche sulle previsioni per il 2023 e ipotizzano un incremento delle masse gestite, con un orientamento generale verso un’ulteriore diversificazione dei loro portafogli rispetto a quelli attualmente in gestione”.