Dai dati pubblicati nel rapporto La transizione ecologica delle imprese in Emilia-Romagna, realizzato dall'Osservatorio GreenER di Art-Er, emerge che il 42% delle circa 1.000 imprese intervistate sono green per i prodotti e servizi realizzati considerando la riduzione degli impatti ambientali

nel processo produttivo o nella fase d'uso. Significativo è il dato sugli investimenti: circa il 90% delle aziende ha realizzato investimenti negli ultimi tre anni e due terzi di esse dichiarano di aver realizzato investimenti con benefici ambientali generati dal miglioramento delle prestazioni di processo o associati all'utilizzo del prodotto da parte dei consumatori.

L'analisi dell'Osservatorio GreenEr mette in evidenza diversi aspetti dell'approccio delle imprese alla transizione: il 65% delle aziende sta attuando processi di economia circolare (principalmente utilizzo di energia e materiali rinnovabili e riduzione di sprechi), il 25% ha già messo in atto strategie che tengono conto degli effetti del climate change, il 32% è in possesso di una certificazione ambientale.

Le imprese dell'Emilia-Romagna dimostrano anche una rilevante attenzione al tema della transizione energetica: il 42% circa delle aziende intervistate produce o acquista energia derivante da fonti rinnovabili e ha realizzato investimenti per il risparmio energetico. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto emergono differenze in relazione alla dimensione aziendale: si va dal 73% delle aziende di grandi dimensioni (con più di 250 addetti) al 37% delle aziende più piccole (con 10-49 addetti) e la percentuale di risparmio energetico raggiunta, nella prevalenza dei casi risulta inferiore al 10%.

"I dati rilevati dall'indagine di Art-Er evidenziano che il tessuto economico emiliano-romagnolo è molto sensibile ai temi ambientali e che la transizione green, obiettivo strategico del Patto per il Lavoro e per il Clima dell'Emilia-Romagna, è già in atto. Ma se le grandi imprese si sono già attivate da tempo, ora è necessario sostenere quelle medie e piccole per portarle dentro il cambiamento ed evitare uno scivolamento verso la povertà energetica. In questo senso andranno i prossimi investimenti della Regione, attraverso nuovi bandi sull'innovazione green per il riciclo e il riuso e la nuova legge sulle comunità energetiche, che intende favorire l'autoproduzione e autoconsumo di prossimità, sfruttando anche il fotovoltaico sui capannoni industriali oltre che sulle abitazioni”.