Repubblica di Corea e Italia presentano interessanti affinità legate a fattori quali la rispettiva importanza economica (posizionandosi entrambe tra le prime 10 potenze mondiali), la rilevanza del commercio estero sull’intera economia, il posizionamento strategico
all’interno di grandi aree economiche. I due Paesi mostrano indubbiamente elevate potenzialità in termini di cooperazione economica. Il repentino sviluppo economico della Corea le ha permesso di diventare uno dei Paesi più competitivi a livello mondiale nei settori della cantieristica navale, dell’informatica, dei semiconduttori, dell’industria automobilistica e dell’edilizia. Con riferimento agli scambi economici tra i due Paesi, interscambio commerciale e investimenti esteri diretti, purtroppo, gli stessi si attestano su livelli moderati, rispetto alle enormi potenzialità di cooperazione tra le due economie. Costante è comunque l’impegno dei due Paesi, sia a livello governativo, che civile, per rafforzare la collaborazione reciproca in campo economico, ma anche in altri settori.
Ambasciatore Kwon, con quali risorse economiche, la Corea del Sud sta affrontando l’attuale crisi covid?
L’economia coreana, come altri paesi del mondo, sta attraversando una fase di recessione a causa del Covid 19 e il tasso di crescita economica è stato notevolmente rivisto rispetto alle aspettative precedenti. Tuttavia, si valuta che l’impatto sull’economia coreana sia relativamente lieve rispetto ad altri paesi sviluppati, il che si pensa sia dovuto al fatto che le attività manifatturiere non sono state del tutto interrotte grazie alle efficaci misure di prevenzione contro le epidemie in atto dall’inizio del Covid 19. Il governo coreano sta rapidamente implementando programmi fiscali e finanziari sovvenzionati dal governo per ridurre al minimo l’impatto economico causato dal Covid 19. L’obiettivo principale è ripristinare l’economia in contrazione e quindi ricostruire il contesto economico promuovendo consumi e investimenti. Inoltre, il governo coreano sta perseguendo e attuando la politica del “New Deal coreano” per risollevare l’economia attraverso la creazione di posti di lavoro. In tal senso, il governo coreano sta preparando una promozione incentrata su tre aree: costruzione di infrastrutture digitali, 5G e IA; sviluppo intensivo di industrie operanti da remoto (untact) e digitalizzazione del capitale fisso sociale (Soc).
Come migliorare le relazioni economiche tra Italia e Corea?
Poiché Corea e Italia hanno strutture economiche complementari, i due Paesi hanno un grande potenziale per la cooperazione reciproca nel campo dell’economia e del commercio e, ritengo che un buon esempio sia dato dal fatto che il commercio bilaterale è aumentato notevolmente dal 2017, superando per la prima volta i 10 miliardi di dollari nel 2018. Prima di tutto, a causa delle attuali politiche per la prevenzione contro le epidemie, in vigore in ogni paese, quali le norme obbligatorie in materia di autoisolamento, al momento è difficile promuovere scambi di visite tra uomini d’affari di entrambi i paesi. Considerando la loro importanza nelle attività economiche, credo sia necessario innanzitutto rivitalizzare questi scambi. Inoltre, a medio termine, ritengo che sia necessaria una piattaforma per migliorare la comuNel frattempo, a lungo termine, è anche essenziale rafforzare la cooperazione relativa alle nuove tecnologie. Durante la visita del Presidente Moon a Roma nel 2018, i due leader hanno concordato una stretta cooperazione nei campi della scienza di base, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict), della robotica e dell’energia. Attualmente sono in corso progetti congiunti tra le principali istituzioni scientifiche dei due Paesi nei settori delle Ict, delle nanotecnologie, delle biotecnologie e dell’ambiente, quindi credo che le prospettive di cooperazione bilaterale nel campo delle tecnologie innovative e all’avanguardia siano molto brillanti.
Come vede l’Italia imprenditoriale e il potenziale con Seul?
Penso che il potenziale economico dell’Italia risieda in più punti. Prima di tutto, l’Italia è l’ottavo paese al mondo in termini di Pil nel 2019, parte dei quattro principali mercati di beni e consumo in Europa insieme alla Germania, al Regno Unito ed alla Francia. Grazie alla forte presenza di piccole e medie imprese con competenze e tecnologie notevoli, l’Italia gode di una reputazione di livello mondiale non solo nell’industria delle tre “F”, ovvero fashion, food e furniture (moda, agroalimentare e arredo), ma anche nella struttura industriale considerata unica, riconosciuta per la sua elevata competitività in un’ampia varietà di settori : produzione di macchinari, metalli, prodotti chimici e farmaceuticiSebbene sia vero che la diffusione del Covid 19 ha dato un duro colpo all’economia italiana, apprezzo molto che il governo italiano, oltre la ripresa, stia attualmente perseguendo politiche economiche orientate al futuro per portare cambiamenti fondamentali e riforme innovative nel settore economico. Pertanto, penso che sia necessario che le aziende straniere cerchino attivamente opportunità di business con le aziende italiane monitorando il movimento dinamico dell’Italia.
Quali sono i prossimi obiettivi del Paese superata la crisi covid?
Ora ci sono varie prospettive per il mondo nell’era Post Covid 19, ma penso che sia importante per la comunità internazionale prestare maggior attenzione ad eventuali cambiamenti nei campi della sicurezza e dell’economia, nonché della prevenzione contro le malattie infettive. Innanzitutto, a causa del Covid 19, il concetto di sicurezza si sta espandendo dalla tradizionale sicurezza militare alla sicurezza umana per far fronte a vari fattori che minacciano la sicurezza quali disastri, malattie e ambiente. In particolare, nel caso di una crisi sanitaria globale senza precedenti, è assolutamente necessaria la solidarietà internazionale ai più alti livelli per una risposta efficace nel recupero dei danni. Inoltre, dopo la crisi del Covid 19, vi è la preoccupazione che alcuni paesi adottino politiche commerciali protettive in modo competitivo per risollevare la propria economia. La comunità internazionale dovrebbe cooperare per evitare che ciò accada. Come ha dimostrato la crisi finanziaria del 2008, la crisi globale può essere superata solo attraverso la cooperazione internazionale e credo che rispettare l’ordine commerciale aperto sia essenziale per mantenere catene globali del valore (Gvc) a breve termine e per ripristinare l’economia globale a medio e lungo termine. I problemi di cui sopra causati dal Covid 19 possono essere affrontati solo attraverso la solidarietà e la cooperazione di tutti i paesi e il governo coreano, per porre fine al Covid 19, non solo parteciperà attivamente alla risposta congiunta internazionale, ma sosterrà anche pienamente gli sforzi internazionali nel quadro della cooperazione multilaterale.
Intervista pubblicata nell'edizione cartacea di Tribuna Economica del 26 ottobre 2020
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