“Avere una chiara e semplice strategia di Business valutando in funzione del settore merceologico la necessità o meno di un partner strategico. Considerare il livello di complessità e competizione cheil mercato domestico di Singapore e in generale il Sud East asiatico
hanno oramai raggiunto; i potenziali ci sono la semplicità e facilità di manovra di un tempo sono state superate. Non sottovalutare il cliente, il Competitor e il Partner asiatico”. I principali punti per comprendere come affrontare un investimento nella Città-Stato.
Presidente Martinelli, che cosa vuol dire investire o avere rapporti commerciali con Singapore?
Investire a Singapore significa investire in realtà su due dimensioni. Da una parte il mercato domestico relativamente piccolo ma competitivo, sofisticato e ricco di Singapore, 5.7 milioni di abitanti con uno dei redditi pro capita più alti al mondo (55mila euro pro capita contro i 27mila dell’Italia)e con una popolazione di milionari in crescita (oggi oltre 200mila). Dall’altra parte investire tramite l’Hub logistico, finanziario, legale e commerciale di Singapore in Asean, un’associazione di cooperazione internazionale che rappresenta un mercato di 665milioni di abitanti con un’età media inferiore ai 30 e un tasso di crescita di circa +8% annuo e in espansione per il prossimo decennio.
Come sono strutturate le agevolazioni per gli investimenti?
Singapore strategicamente sfrutta agevolazioni agli investimenti quali sovvenzioni e riduzioni fiscali per attirare sapendo, come anticipato prima di essere la “Porta di Accesso” all’Asean e al Sud Est Asiatico. Diversi enti pubblici coordinano levarie politiche di sviluppo garantendo efficienza e consistenza con la visione strategica economica decisa a livello di politica economica. In particolare in questi anni il focus e’ su sviluppo di nuovi Business, innovazione e talenti. Singapore Economic Development Board (Edb), si occupa prevalentemente di investimenti di promozione industriale creando sinergie fra partner locali e internazionali. I settori merceologici principali sono Information & Communication Technology (Ict), Emerging Technology (ET), Healthcare (HC) e selettivamente clusters industriali opportunisticamente selezionati dallo Strategic Growth Programme (Sgp). Enterprise Singapore e’ invece l’agenzia governativa di Singapore che sostiene innovazione e internazionalizzazione soprattutto per società di trading attive a livello globale e start Up. Gli incentivi possono variare da sovvenzioni a agevolazioni fiscali sino allo snellimento delle pratiche burocratiche (per esempio nel rilascio di permessi di lavoro) e alla facilitazione di accordi R&D con le università locali. In questo momento Singapore sta promuovendo: Digitalizzazione, Cybersecurity, Intelligenza Artificiale, E-Commerce, Fintech, Eldercare, Vertical farming, Food Innovation, Renewable Energy per enumerarne alcuni comparti sinergici con l’economia Italiana.
30 anni di Camera di Commercio: qual è il contributo apportato e quali le prospettive future?
La Camera in oltre 30 anni di attività ha sviluppato una rete di contatti e un Network sul territorio che ne consente una buona conoscenza e una valida capacità di analisi. La cosa è fondamentale per accompagnare e suggerire l’iter più efficiente alle imprese italiane interessate a internazionalizzare nell’area. Oltre a ciò la Camera ha saputo consolidare una reputazione e una consistenza di strategia non solo con le proprie controparti e istituzioni italiane ma soprattutto con i partner e le istituzioni locali Asiatici. Oggi a Iccs Camera vengono riconosciute qualità, serietà e professionalità. Cosa di cui siamo molto fieri.
Nel 2020 avete lanciato un progetto e-commerce per Pmi italiane; di che cosa si tratta?
La Crisi pandemica ha modificato il modo di lavorare di ognuno di noi e ICCS si e’ adeguata di conseguenza con un’offerta di Webinar, iniziative di Business Development in remoto e E-Commerce, in pratica digitalizzandosi. Con il progetto E-Commerce la Camera ha messo a disposizione Market Intelligence, le proprie conoscenze di business, conoscenze normative e di logistica per consentire a Pmi italiane di raggiungere il consumatore asiatico in remoto. La Camera non vende alcun prodotto online bensì fornisce la consulenza, crea il contatto e facilita la presenza di aziende e prodotti italiani sulle principali piattaforme online locali esistenti. Un progetto semplice a parole ma molto complesso quando lo si traduce in termini di flussi finanziari, standard normativi necessari, dinamiche di marketing locali, logistica, il tutto gestito in remoto. Grazie a questo progetto la Camera ha anche voluto aiutare le imprese italiane a garantire i propri livelli occupazionali aprendosi a nuovi mercati.
A vostro avviso, come meglio affrontare un investimento nel Paese?
Contattando la Camera naturalmente e il Know How di cui dispone grazie al suo management, al suo staff e anche al Know-how e Network che vengono messi a disposizione dai suoi membri, dai suoi comitati e dal proprio Board. Il Board e’ composto da 12membri fra i quali rappresentanti Bain&Co, Bank Julius Baer, Coclerici, DZ Engineering, Elettronica Spa, Interunion, Mapei, Pirelli, STMicroelectronics Foundation, Unicredit e Vimar. La Camera annovera 5 Comitati operativi presieduti su base volontaria da rappresentanti di aziende leader dei rispettivi settori: Finance (Smbc), Shipping (FratelliCosulich), Professionals (Studio Gop), Farma (Gruppo Petrone) e Design (Technogym), e per il 2021 e’ in previsione l’attivazione di altri 2 comitati, uno sul settore luxury retail e uno su difesa e aerospazio. Il 60% del Bilancio delle attività camerali è rappresentato dalle attività di Business Development mentre il restante si divide tra attività sulle Membership e Marketing. La Camera oggi e’ espressione infatti di eccellenze e professionalità tanto di aziende Italiane, di aziende Singaporesi (la Camera infatti vuole esprimere una simmetria di scambi commerciali da e per l’Italia, viceversa Singapore) e di professionisti, manager e specialisti italiani che lavorano per aziende multinazionali.
La Camera, oltre che su Singapore opera anche su Indonesia e Birmania. Quali sono le differenze tra i Paesi e le modalità di commercio/investimento?
La Camera di Singapore in realtà opera in Asean e nel Sud Est Asiatico in generale all’interno del sistema Camerale e del Network di Business Association nazionali e sempre in coordinamento con le Ambasciate Italiane nei Paesi: sfruttare le eccellenze che conoscono il territorio è la nostra strategia operativa. Come detto in precedenza, Singapore e’ l’Hub Regionale, e per questo motivo molte aziende italiane hanno attivato nel Paese il proprio HQ per l’Asia Pacific. Considerando le potenzialita’ dei mercati del Sud Est Asiatico, ma anche le loro complessita’, i nostri associati spesso chiedono al team della Camera un aiuto nell’approcciare questi mercati emergenti, a volte veri e propri mercati di frontiera come quello birmano. La Camera negli anni ha sviluppato una forte esperienza, e network, nella Regione e per questo motivo sono stati attivati dei desk prima a Jakarta e poi a Yangon, sempre con l’obiettivo di supportare la crescita delle Italian Business Association locali. Proprio lo scorso anno, la nostra Camera ha lavorato in coordinamento con l’Ambasciata d’Italia a Yangon per l’attivazione dell’Italian Business Association in Birmania. Tutte le nostre attivita’ Regionali vengono realizzate sempre in sinergia con le Istituzioni Italiane e locali nel Paese. .
Intervista pubblicata nell'edizione cartacea di Tribuna Economica del 25 gennaio 2021
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