“Siamo lieti di constatare che Italia e Svezia condividono un alto livello di ambizione nelle questioni climatiche e seguiremo con grande interesse l’importante lavoro dell’Italia come presidente del G20 e co-presidente della COP26 nel corso di quest’’anno”. “Le priorità più ampie
che l’Italia ha presentato per la sua presidenza del G20 sono assolutamente in linea con le priorità della politica estera svedese: rafforzare il multilateralismo, aumentare la parità di genere e concentrarsi ulteriormente sulle questioni climatiche”. “Siamo fiduciosi di poter continuare il dialogo con l’Italia in queste diverse aree e contribuire con le esperienze svedesi, anche dal punto di vista della politica estera femminista svedese”.
Ambasciatore Björklund, con quali provvedimenti a favore di aziende, lavoro e famiglie si sta trasformando il Paese e la propria economia di fronte all’emergenza sanitaria internazionale?
Alla fine di dicembre 2020 il Ministero delle Finanze svedese ha pronosticato una diminuzione del Pil in Svezia del 3% circa durante lo scorso anno. Per mitigare le conseguenze economiche dell’epidemia di coronavirus, tra le misure adottatevi sono il risarcimento della detrazione nei periodi assenza dal lavoro per malattia, l’abolizione dell’obbligo di certificato medico durante il periodo di indennità di malattia e l’aumento dei fondi per il pagamento dell’indennità di quarantena. Le persone che appartengono a gruppi a rischio in alcuni casi sono potute rimanere a casa con indennità preventiva per malattia per un periodo limitato. È fortemente raccomandato lo smart working. Lo Stato si è assunto la responsabilità per i costi straordinari dei comuni e delle regioni a causa dell’epidemia e il settore municipale ha anche ricevuto finanziamenti generici per contrastare il calo delle entrate fiscali. Sono stati inoltre stanziati fondi per rafforzare le competenze nell’assistenza agli anziani, per sostenere i trasporti pubblici e per aumentare il numero di test e di tracciamento delle infezioni. Al fine di supportare le aziende e ridurre il numero di perdite di posti di lavoro, sono state adottate misure per ridurre i costi, rafforzare la liquidità e migliorare le opportunità di finanziamento per le aziende in tutto il paese. È stato introdotto un sistema per la cassa integrazione temporanea e un sostegno all’adeguamento e, inoltre, il capitale di rischio statale è stato rafforzato per superare la crisi delle aziende innovative. La maggior parte delle misure è stata di carattere generico, ma è stato introdotto il sostegno anche per settori specifici come i media, la cultura, lo sport e i trasporti pubblici, le ferrovie, l’aviazione e la navigazione. Sono state apportate modifiche temporanee alla cassa integrazione per aumentare la sicurezza economica dei lavoratori. Inoltre, le opportunità di adeguamento sono state rafforzate, per esempio attraverso maggiori opportunità di istruzione e miglioramenti nel sostegno economico agli studenti. È stata aumentata l’indennità di alloggio per le famiglie con bambini. Inoltre, il governo ha aumentato il sostegno che va alle organizzazioni senza scopo di lucro che lavorano per sostenere le persone vulnerabili e per contrastare la violenza (anche domestica) sulle donne, i bambini e le persone Lgbtq. La valutazione attuale è chele misure che hanno inciso sul bilancio nel 2020 ammontano a poco più di 200 miliardi di corone svedesi (circa 19, 8 miliardi di euro). Inoltre, ci sono maggiori garanzie per 250 miliardi di corone svedesi (circa 24,7 miliardi di euro) e rinforzi di liquidità che possono ammontare fino a 335miliardi di corone svedesi (circa33 miliardi di euro).
In tema di collaborazione Svezia-Italia, come sono strutturate quelle su digitalizzazione e innovazione?
Il progresso congiunto della transizione dell’Ue verso un futuro verde e digitale è cruciale, proprio come ha ulteriormente evidenziato la pandemia di Covid-19. Tra l’Italia e la Svezia è in atto da vari anni uno scambio di esperienze tra le parti interessate italiane e svedesi sulla banda ultralarga e i servizi digitali. In autunno la Ministra Paola Pisano e il Ministro dell’energia e dello sviluppo digitale svedese Anders Ygeman hanno partecipato a un incontro bilaterale in videoconferenza seguito da un webinar, in cui i due ministri hanno messo a confronto e discusso le loro agende digitali per rilanciare le rispettive economie nazionali. A dibattito c’erano anche rappresentanti delle istituzioni, operatori di telecomunicazioni e tech companies. Il tema rimane di attualità assoluta anche nel 2021. Reti a banda ultralarga e tecnologie digitali sono ingredienti fondamentali nella ricetta per la ripresa economica messa nero su bianco dall’Unione Europea nel Piano“Next generation Ue”. Molte aziende svedesi sono presenti in Italia già da diversi anni e contribuiscono ad accelerare la digitalizzazione e l’innovazione del Paese, e in anni più recenti hanno contribuito allo sviluppo della tecnologia 5G. Da parte delle aziende svedesi c’è un grande interesse a partecipare alla trasformazione digitale italiana che proseguirà con più intensità.
Next Generation EU in Svezia: quale il modello di approccio? Come vengono gestiti i Fondi Europei percepiti dall’Ue dal Paese?
Si stima che la Svezia possa ricevere dai tre ai quattro miliardi di euro in sovvenzioni dal Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza. Il governo non intende richiedere alcun prestito dallo strumento. Gli obiettivi principali del piano di ripresa svedese saranno la ripresa verde dalla crisi, la lotta ai cambiamenti climatici, incentivare l’istruzione per una maggiore occupabilità, una maggiore competitività e sostegno alla transizione digitale. Il piano includerà anche una prospettiva di parità di genere, una priorità che la Svezia ha fortemente spinto nei negoziati sul Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza. L’Italia e la Svezia, e gli altri paesi dell’Ue, condividono molte sfide comuni che possono essere meglio affrontate insieme. In Svezia è il Ministero delle Finanze a formulare il piano di ripresa, insieme con gli altri ministeri interessati, e in questo lavoro porta avanti un dialogo stretto e costruttivo con la Commissione Ue. Il piano sarà formalmente presentato entro il30 aprile 2021.
Vaccino covid-19: c’è anche una parte di Svezia che ha e sta lavorando ad una soluzione. Quanto e come si è investito?
I ricercatori e le aziende svedesi stanno lavorando senza sosta per contribuire allo sviluppo del vaccino. Il gigante farmaceutico svedese-britannico Astra Zeneca ha sviluppato uno dei vaccini contro il covid-19 in collaborazione con l’Università di Oxford. Riconoscendo l’urgente necessità di un vaccino per sconfiggere il virus, l’azienda ha unitole forze con l’esperienza a livello mondiale in vaccinologia dell’Università di Oxford, con le proprie capacità di sviluppo e produzione globali (come è noto,muna parte importante del vaccino Astra Zeneca è prodotta alla Irbm di Pomezia). Il vaccino è già stato approvato e somministrato in Gran Bretagna ed è stata presentata anche la richiesta di autorizzazione all’Ema (Agenzia europea del farmaco), la cui decisione potrebbe già arrivare entro il29 gennaio. Astra Zeneca è stata fondata nel 1999 dalla fusione della svedese Astra AB e del gruppo britannico Zeneca e da questa fusione è nata una tra le più grandi aziende farmaceutiche del mondo. Nelle varie sedi svedesi lavorano 7200 persone. Presso la nota università di medicina svedese Karolinska Institutet di Stoccolma, i ricercatori sono al lavoro per sviluppare un vaccino che sia efficace contro il Covid-19 ma anche, in prospettiva, contro altri coronavirus. In Svezia la vaccinazione contro il Covid-19 è gratuita per tutti e il piano nazionale per la vaccinazione è in fase di elaborazione in collaborazione tra: la Public Health Agency of Sweden, il National Board of Healthand Welfare, la Swedish Civil Contingencies Agency, la Swedish Association of Local Authorities and Regions, il coordinatore nazionale per i vaccini del Covid-19 e medici e rappresentanti delle regioni. La Public Health Agency ritiene che dovrebbe essere offerta la possibilità di vaccinarsi per primi a coloro che hanno la maggiore necessità di protezione contro il Covid-19 e si stima che verrà offerta la possibilità di vaccinarsi a tutta la popolazione adulta entro la fine di giugno 2021.
Intervista pubblicata nell'edizione cartacea di Tribuna Economica del 25 gennaio 2021
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