La Polonia è da anni uno dei mercati più appetibili dell'Europa centrale e orientale per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri. Nel 2021 le aziende estere hanno investito 3,5 miliardi di euro, 700 milioni in più rispetto al 2019. “Il trend e’ guidato
dall'interruzione delle catene di approvvigionamento globali e il drastico aumento dei costi di trasporto internazionali che hanno determinato un forte interesse a trasferire le produzioni dall’Asia all’Europa. A ciò si aggiunga che diverse produzioni ucraine, a causa della guerra in corso, si stanno spostando in Polonia”. L'Italia nel 2021 ha investito in Polonia 608mln di euro, al dodicesimo posto rispetto ai competitor internazionali. Significativo è anche il dato sugli occupati nelle imprese italiane o partecipate da aziende italiane che, secondo alcune statistiche, ammontano a circa 100mila addetti.
Presidente Cannas, agevolazioni/incentivi agli investimenti: può spiegarci quali sono i maggiori strumenti in favore alle imprese?
L’introduzione della nuova Zona di Investimento Polacca (Zip) ha reso tutta la Polonia una Zona Economica Speciale in cui gli imprenditori eleggibili hanno riduzioni significative (fino al 50%) sull'imposta sul reddito Pit (persone fisiche) o Cit (persone giuridiche). La Polonia e’ risultata beneficiaria per la prospettiva finanziaria 2021-2027 di 170 miliardi di euro tra finanziamenti, sovvenzioni e prestiti. L'avvio dei bandi per i primi concorsi è previsto per il quarto trimestre del 2022 (novembre-dicembre). Il più grande pool di fondi europei sarà destinato alle aziende che intendono sviluppare prodotti e servizi innovativi nati da progetti di ricerca e sviluppo. Una parte dei fondi sarà utilizzata per sovvenzionare progetti a sostegno dell'implementazione dell'European Green Deal (Egd). L’obiettivo sarà promuovere progetti di economia circolare, per una gestione efficiente dei rifiuti per massimizzare il recuperare di materie prime. Sono previsti anche ingenti fondi per la valorizzazione e sviluppo della Polonia orientale, economicamente piu’ arretrata. Un elemento importante di questa prospettiva è l'estensione dell'ambito geografico del programma alla Mazovia (esclusa Varsavia e i quartieri dintorni).
Dove e come sono strutturate le attuali migliori possibilità di investimento/commercializzazione per il nostro sistema industriale?
Un tema in prospettiva molto interessante, anche in relazione dei finanziamenti europei, e’ l’economia circolare e il riciclo dei rifiuti. Proprio i giorni scorsi il governo polacco ha presentato un disegno di legge che vuole introdurre il sistema di deposito cauzionale obbligatorio per i contenitori monouso per bevande (plastica, alluminio, vetro). Secondo questo sistema, ripreso interamente dal modello tedesco, il consumatore paghera’ una piccola cauzione completamente rimborsabile in aggiunta al prezzo di vendita di un prodotto. Questa cauzione, o deposito, viene poi riconosciuta interamente al consumatore al momento della restituzione dell’imballaggio vuoto presso un punto di raccolta. Secondo gli addetti ai lavori, il disegno di legge non subirà modifiche sostanziali durante la discussione parlamentare e si aspetta che la nuova legge entri in vigore dal primo gennaio 2023. Fino ad oggi il modello era applicato volontariamente da alcuni produttori di birra. Ora si vuole rendere il sistema obbligatorio entro il 2025. Il nuovo modello comporterà nuovi obblighi e costi per produttori e importatori, motivo per cui monitoreremo con attenzione le ricadute per l’export italiano di vino, olio, succhi di frutta etc. Ma nel contempo creerà grandi opportunità commerciali ad esempio per i produttori di reverse vending machine (Rvm) e in generale per chi vorrà investire nel business della raccolta e riciclo.
Settore aerospace: perché investire o fare particolare attenzione al distretto?
I cinque maggiori produttori mondiali di motori aeronautici o loro componenti sono presenti con loro stabilimenti in Polonia. In totale, in Polonia sono presenti più di 200 aziende dell'aviazione e dell'industria spaziale ed e’ interesse precipuo del governo polacco di rafforzare il settore e costruire una catena di approvvigionamento europea. Per tale motivo a dicembre assieme all’Ambasciata, all’Agenzia Ice e il supporto di Leonardo organizzeremo a Varsavia un Forum Aerospace italo polacco, dopo il grande successo della prima edizione nel 2019. Si tratta di un evento molto importante per le aziende italiane che vogliono conoscere le opportunità del settore
È risaputo che il comparto food&beverage italiano è uno dei nostri cavalli di battaglia a spasso per il mondo. Come si identifica in Polonia e con quali opportunità?
Nel 2021, il valore delle esportazioni di prodotti alimentari in Polonia ha superato gli 850 milioni di euro. La cucina italiana è la cucina estera più apprezzata dai polacchi. Solo a Varsavia e Cracovia ci sono quasi mille ristoranti di cucina italiana o pizza e continuano a nascerne di nuovi. La domanda per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari italiani è in costante crescita. I maggiori retailer presenti sul mercato propongono una ricca offerta di prodotti italiani. Sono presenti i maggiori marchi italiani e le piu’ importanti Dop. Rileviamo però anche la presenza di tanti prodotti Italian sounding, spacciati per italiani ma prodotti all’estero.
Intervista pubblicata nell'edizione cartacea di Tribuna Economica del 24 ottobre 2022
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