Le esportazioni nette tedesche sono a livelli record (8,6% nel 2016 il massimo dall'unificazione). L'eccessivo surplus dei conti con l'estero mette a repentaglio la crescita europea e danneggia gli stessi tedeschi. I salari in Germania, infatti, sono cresciuti meno di quanto sarebbero
potuti crescere in seguito ai guadagni di produttività, sfavorendo i consumi delle famiglie. Siamo in una fase delicata che richiede un rinnovato sforzo congiunto di riequilibrio sostenibile dei fondamentali economici dell'Europa e la presa di coscienza che nessuno si salva da solo. Se è vero che i paesi periferici devono continuare a fare i compiti a casa, proseguendo lungo la strada delle riforme strutturali, è anche vero che gli sforzi potrebbero essere vani in assenza di una decisa politica tedesca di rafforzamento dei salari e dei consumi. Il consueto vertice di Bolzano del 19 ottobre con la BDI, l'associazione degli imprenditori tedeschi, sarà l'occasione per confrontarsi anche su queste tematiche.