Dopo il modesto tasso di crescita (0,3%) registrato nei primi tre mesi dell'anno, balzo in avanti dell'economia australiana che nel trimestre di giugno è aumentata dello 0,8%, in base ai dati sul prodotto interno lordo (Pil) del Bureau of Statistics. Il tasso di crescita al netto dei fattori stagionali è
misurato quindi all'1,8% e al 5,33 cm termini di tendenza. I fattori che hanno contribuito maggiormente all'aumento del Pil sono stati i consumi delle famiglie misurati a più 0,7%, soprattutto generi alimentari, vestiario e arredi.
L'aumento dei consumi è però venuto a ridosso di un declino dei risparmi delle famiglie dal 5,3% del trimestre di marzo al 4,6% attuale. In leggero aumento le costruzioni (+0,2%), ma secondo gli economisti il settore ha già raggiunto il picco, e sta iniziando l'inesorabile declino.
In diminuzione i prezzi delle materie prime, che hanno cancellato in un solo colpo il 6% dei termini di scambio australiani, ma sono aumentati gli investimenti in settori non minerari, che contribuiranno a rafforzare il mercato del lavoro.
In base a recenti indicatori la fiducia nel sistema Australia è in aumento e la riprova è nell'aumento del 3,2%, negli acquisti di nuovi macchinari ed equipaggiamento, che hanno generato incrementi negli impieghi e nella produttività. (ICE SYDNEY)