Secondo i dati Instat, nel 2020, le esportazioni di merci albanesi nel mondo sono diminuite di quasi il 10% rispetto al 2019. Il rapporto annuale dell'Ufficio statistico nazionale sul commercio estero rileva una contrazione del valore di 26,8 miliardi Lek (pari a circa 218 milioni di euro)
su un totale esportazioni di 271,9 miliardi di Lek (2,2 miliardi di euro circa) rispetto ai 298,7 miliardi di Lek del 2019 (2,43 miliardi di euro circa). Anche le importazioni hanno subito una più lieve contrazione del 7% passando da 649,1 miliardi di Lek del 2019 (circa 5,3 miliardi di euro) a 605,2 miliardi di Lek (4,9 miliardi di euro circa) del 2020.
La principale destinazione delle esportazioni rimane l'Italia, con una quota del 43% in contrazione del 14% rispetto alla precedente quota del 48%, seguita da Germania, con quota in espansione dal 5 al 6% (+13%) e dalla Grecia con un incremento del 3% e quota che passa dal 4 al 5%. Diminuiscono le esportazioni verso la Spagna (-30,4% con quota che passa dall'8 al 6%) e Kosovo (-12% e quota stabile al 10%).
Anche sul fronte delle importazioni, l'Italia rimane il primo fornitore con flussi in contrazione del 7% ma quota stabile al 25%, seguita da Turchia (-6% e quota stabile al 10%), Grecia sostanzialmente stabile (+0,2% e quota che passa dall'8 al 9%) e Germania (+0,3% e quota in espansione dal 7 all'8%). Particolarmente rilevante l'incremento di importazioni dalla Serbia che registra un +78% con una quota stabile al 4%. Le prime voci di esportazione rimangono tessile e calzature (38%), seguite da minerali, combustibili fossili, elettricità, e materiali da costruzione (entrambi con quote del 15%), agroalimentare (14%) e macchine, attrezzature e ricambi (8%). Principali voci di importazione si confermano macchine, attrezzature e ricambi (22%) seguite da agroalimentari e bevande (18%), prodotti chimici e in gomma-plastica (15%), materiali da costruzione (13%) e tessile e calzature (12%). (ICE TIRANA)