Le problematiche legate alla gestione delle risorse idriche in Tunisia, nonostante i numerosi passi avanti fatti a partire dalla indipendenza sono ancora in primo piano a causa dei pesanti cambiamenti climatici del pianeta. Queste le dichiarazioni rilasciate a dicembre da Mr Raoudha Gafrej del OIT-Ordine degli ingegneri della Tunisia in un recente
convegno dell'Ordine dedicato ai cambiamenti climatici.
Ad oggi lo stress idrico in Tunisia è passato dal 66 al 109% con una disponibilità di acqua per abitante annua di 355 m3 rispetto ad una media mondiale di 1000 m3: tra le soluzioni una migliore gestione delle dighe, un maggiore sfruttamento delle acque sotterranee e degli ambienti umidi della costa, aumento degli impianti di dissalazione e di depurazione acque. In un paese la cui economia è ancora fortemente legato al settore agricolo il modello di gestione delle acque va profondamente rivisto, unitamente alla creazione di un sistema informativo efficace e un quadro legale-giuridico rinnovato. (ICE TUNISI)