Il rischio di bolla immobiliare è sostanzialmente stabile in Svizzera, stando al relativo indice calcolato da UBS. L'UBS Swiss Real Estate Bubble Index - questo il nome dell'indicatore - si è attestato nel quarto trimestre 2022 a 1,54 punti, a fronte degli 1,53 punti dei tre mesi precedenti e degli 1,51 punti dello stesso periodo del 2021.
Si osserva il terzo incremento consecutivo. Il dato è comunque tuttora significativamente inferiore a quello raggiunto durante la crisi immobiliare degli anni 90 del secolo scorso, commentano gli esperti di UBS.
Tuttavia dalla metà del 2020 l'indicatore è sensibilmente aumentato, suggerendo una chiara sopravvalutazione del mercato dell'alloggio in Svizzera. I maggiori costi di finanziamento dovuti alla crescita dei tassi ipotecari e il previsto rallentamento economico rendono meno attraente l'acquisto di una casa. La perdurante scarsa offerta a fronte di un calo delle costruzioni induco però a ritenere improbabile una correzione dei prezzi.
Come noto l'indice può presentare cinque livelli: sottovalutazione (da -3 a -1), valutazione corretta (da -1 a +1), sopravvalutazione (da +1 a +2) e rischio di bolla (+2 a +3). Per quanto riguarda le valutazioni regionali le cinque zone in cui è diviso il Ticino presentano tutte un rischio basso di correzione dei prezzi; alcuni distretti dei Grigioni hanno invece valutazioni un po' più elevate. I surriscaldamenti maggiori si osservano comunque nelle regioni di Zurigo e Ginevra. (ICE BERNA)