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Sul fronte dei conti pubblici, dopo essersi attestato al 5% del PIL nel 2022 invece di una previsione BAM del 5,3% e un obiettivo della Finanziaria al 5,9% del PIL, il disavanzo di bilancio dovrebbe continuare la sua tendenza al ribasso principalmente grazie all'atteso miglioramento sia nelle ricevute fiscali che non fiscali. Dovrebbe quindi,

secondo le proiezioni di Bank Al-Maghrib, scendere al 4,7% del PIL nel 2023 e poi al 4,3% nel 2024.

Per quanto riguarda le condizioni monetarie, gli ultimi dati disponibili per il quarto trimestre del 2022 indicano un aumento della media complessiva tasso attivo di 26 punti base al 4,50%. Allo stesso tempo, i tassi sui depositi sono aumentati da un trimestre all'altro di 17 punti base per i depositi a 6 mesi e di 18 punti per quelli a un anno. Inoltre, dato il previsto aumento del circolante, il fabbisogno di liquidità delle banche si allargherà da 80,9 miliardi di dirham in media settimanali nel 2022 a 86,7 miliardi a fine 2023 e 99,1 miliardi a fine 2023. 2024. Quanto al credito bancario al settore non finanziario, dopo un balzo del 7,8% nel 2022, dovrebbe aumentare del 4% nel 2023 e del 4,6% nel 2024.

Tale previsione tiene conto dell'evoluzione attesa dall'attività economica, effetto base legato al significativo aumento del fabbisogno di cassa delle imprese nel 2022, nonché delle aspettative del sistema bancario. Da parte sua, dopo un deprezzamento di quasi il 4% nel 2022, il cambio effettivo reale dovrebbe apprezzarsi dell'1,6% nel 2023 e dell'1,9% nel 2024, sotto l'effetto di un aumento del valore della moneta nazionale in termini nominali e di un un livello medio di inflazione interna superiore a quello dei partner commerciali e dei concorrenti. (ICE CASABLANCA)